Carlo Santoro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Carlo Santoro
NascitaCava de' Tirreni, 3 maggio 1900
MorteGuerat el Afie (Tripolitania), 31 ottobre 1928
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataesercito
ArmaBersaglieri
Gradosottotenente
Decorazionimedaglia d'oro al valor militare
[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Carlo Santoro (Cava de' Tirreni, 3 maggio 1900Tripolitania, 31 ottobre 1928) è stato un militare italiano, insignito nel 1930 della medaglia d'oro al valor militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1918 combatté nella prima guerra mondiale; in seguito, entrato in servizio permanente nel Regio Esercito, fu assegnato al 7º Reggimento bersaglieri, con il grado di sottotenente. Dal 1926 fu trasferito in Libia italiana con il VI Battaglione libico. Nel corso del conflitto che oppose il regno d'Italia ai ribelli libici, si distinse nei combattimenti in Tripolitania, prima a Bir Tagrift, nel febbraio 1928, poi a Guerat el Afie, dove fu ferito mortalmente. In riconoscimento del suo comportamento valoroso fu assegnata, due anni dopo, una medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In aspro e violento combattimento, comandante di mezza compagnia del reparto che sostenne l’urto deciso e violento delle forze nemiche, resistette all’impeto travolgente di esse con tenacia ed energia, dando superbo esempio di elevatissime virtù militari. Colpito dapprima alla gamba destra, sotto al ginocchio, cadde, ma rialzatosi incitava i suoi àscari alla difesa ricordando loro le glorie del battaglione. Colpito di nuovo alla coscia sinistra, sollevandosi quanto più possibile da terra, ancora una volta richiamava i suoi ascari al dovere supremo. Seguiva intorno a lui una furiosa mischia fino a che, colpito nuovamente al petto, alla fronte, all’addome, egli soccombeva sul campo, ed intorno a lui circa venti ascari che ne avevano seguito lo strenuo valore. Già distintosi a Bir Tagrift (Tripolitania, 25 febbraio 1928) ove aveva meritato il passaggio ad effettivo per merito di guerra.[1]»
— Guerat el Afie (Tripolitania), 31 ottobre 1928

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L'Italia in Africa: Le medaglie d'oro d'Africa (1887-1945), Istituto poligrafico dello Stato, Roma, 1961, p.75

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]